Con la maestra Cristina ci siamo chiesti: "Quando è nata la matematica?".
Bisogna andare molto indietro nel tempo...quando l'uomo viveva ancora nella preistoria. La maestra ci ha raccontato questa storia.
Siamo nel neolitico.
L'uomo a un certo punto inizia ad aver bisogno di contare per:
- sapere quanti oggetti, animali, cose possiede o quante persone vivono nella sua famiglia o nel suo villaggio;
- barattare gli oggetti;
- cacciare e dividersi con gli altri cacciatori le prede;
- misurare e capire come costruire.
Un problema che si è presentato nel neolitico è stato questo.
Gli uomini del villaggio devono andare a cacciare e lasciano al figlio più grande il compito di badare alle pecore.
Il bambino però ha subito un problema: vuole essere sicuro che le pecore che escono dal recinto la mattina per andare a pascolare siano le stesse che ritornano nel recinto la sera. Deve trovare un modo per non sbagliarsi e per sapere con certezza che tutte le pecore sono rientrate. Se ne perde qualcuna, infatti, il papà al ritorno si può accorgere e di sicuro si arrabbia!
Noi, come gli uomini del neolitico, abbiamo cercato una soluzione. Abbiamo fatto molte ipotesi: costruire tanti recinti...ma è troppo faticoso per un bambino! Dare dei nomi alle pecore...ma anche in questo modo è difficile ricordarli tutti! Farle uscire una alla volta...ma non è facile e poi le pecore per mangiare hanno bisogno di molto tempo, non possono farlo in fretta. Costruire un recinto enorme e non farle uscire mai...ma prima o poi l'erba finisce e le pecore sono affamate!
Sembrava impossibile arrivare a una soluzione, ma poi ci è venuta un'idea: abbiamo pensato che il bambino, quando ogni pecora alla mattina usciva dal recinto, poteva mettere un sasso in una ciotola. Le faceva uscire una alla volta e mentre uscivano raccoglieva un sasso, oppure metteva da parte un bastoncino di legno.
Alla sera, quando le pecore ritornavano nel recinto, il bambino poteva prendere i sassi e toglierli dalla ciotola, sempre uno per ogni pecora rientrata. Se avanzava un sasso nella ciotola voleva dire che mancava una pecora, quindi il bambino poteva andare a cercarla.
Così il bambino, anche se ancora non sapeva contare, poteva essere sicuro che nessuna pecora si fosse persa grazie ai sassi: uno per ogni pecora!
Abbiamo provato anche noi a fare i pastori e le pecore in classe, usando i banchi come recinto. Il pastore metteva in una ciotola dei sassi ogni volta che usciva un compagno-pecora e lo toglieva ogni volta che il compagno-pecora rientrava.
Se nella ciotola rimanevano dei sassi, voleva dire che delle pecore si erano nascoste per la classe e bisognava andare a cercarle.
E' stata un'esperienza molto divertente.
La storia della matematica continuerà nelle prossime puntate...