Giovedì 12 novembre ci siamo ricollegati con una scuola di Malta, tramite Skype.
Stavolta il collegamento è andato bene, anche se un momento è saltata la linea. Però ci siamo visti e sentiti benissimo!
Appena ci siamo collegati, alcuni bambini ci hanno fatto delle domande:
- "Come vi chiamate?"
- "Quanti anni avete?"
- "Come mai voi non portate l'uniforme?"
Abbiamo risposto dicendo i nostri nomi e abbiamo spiegato che da noi non si usa l'uniforme a scuola, ma un semplice grembiulino nero sopra i vestiti (che però quel giorno non indossavamo perchè c'era motoria!).
Abbiamo notato che loro, invece, indossavano un'elegante uniforme, diversa da quella che avevamo visto l'altra volta.
La maestra Ethel (si chiama così la maestra di questa classe) ha chiamato due dei suoi alunni e li ha inquadrati dalla testa ai piedi, per mostrarci com'era la loro uniforme: camicia bianca, pantaloni scuri, gilet e cravatta!
Chissà che fatica tutte le mattina doversi fare il nodo prima di andare a scuola!
Poi un bambino si è avvicinato e ha iniziato a parlarci in italiano. Dovete sapere che a Malta solo poche persone parlano l'italiano. Le loro lingue sono due: il maltese e l'inglese (che loro parlano benissimo, fin da piccolissimi, anche con i genitori).
Questo bambino, invece, parlava italiano davvero bene. Si chiamava Rodrigo e ci ha raccontato alcune cose su di lui. Eccolo anche nella foto.
Per ricambiare il gesto che avevamo fatto noi l'altra volta, ci hanno anche cantato una canzone molto bella: "What a wonderful world". Peccato che proprio in quel momento sia caduta la linea!
Ma le maestre sono riuscite a farci ricollegare con loro. A quel punto alcuni di noi hanno fatto delle domande ai bambini maltesi...in inglese!
E' stato divertente: noi facevamo le domande in inglese e ascoltavamo le risposte. Loro invece ce le facevano in italiano! E' bello lavorare così: noi possiamo imparare meglio l'inglese e loro la nostra lingua!
Purtroppo poi loro dovevano scollegarsi perchè finiva l'ora con la maestra Ethel, così abbiamo deciso di ricollegarci un altro giorno, magari prima delle vacanze di Natale, per fare loro gli auguri.
Peccato, avevamo ancora molte domande da fare e molte idee, come: cantare un'altra canzone, mostrare loro il nostro blog, sventolare la bandiera di Malta che per l'occasione avevamo preparato e che ci siamo dimenticati di tirare fuori...
Sarà per la prossima volta!
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